Piccolo caos a Sant'Elia

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Piccolo caos a Sant'Elia

In collaborazione con: Comune di Cagliari Musei Civici di Cagliari

Piccolo Caos a Sant'Elia (2013) è un cortometraggio realizzato dall’artista Marinella Senatore durante una residenza a Sant’Elia, quartiere di Cagliari, a cura di Connecting Cultures. Il progetto ha coinvolto oltre seicento cittadini, protagonisti attivi di un processo creativo partecipato, in pieno stile Senatore, da sempre attenta a costruire narrazioni collettive e processi artistici condivisi.

Il lavoro si è inserito all’interno di “Mondi Possibili – Re-inventing the City”, un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Cagliari e curata dai Musei Civici, con l’obiettivo di trasformare la città in un laboratorio urbano aperto alla sperimentazione e all’ibridazione dei linguaggi dell’arte contemporanea.

Attraverso il coinvolgimento diretto della comunità locale, Piccolo Caos ha dato voce a storie, vissuti e desideri degli abitanti, contribuendo a ridefinire l’immagine del quartiere e ad attivare nuove forme di partecipazione culturale.

Il progetto ha preso il via il 2 marzo 2013 con una settimana di workshop gratuiti in full immersion, dedicati a diverse discipline: movimento scenico, fotografia, ripresa video, registrazione e post-produzione, condotti da esperti locali. È seguito un mese intenso di lavoro e formazione, durante il quale i cittadini partecipanti sono diventati i veri protagonisti di tutte le fasi del processo creativo: dall’adattamento del testo e della musica, fino alla danza, all’illuminazione e alla gestione della camera.

L’esperienza ha coinvolto oltre 170 danzatori e attori, tutti rigorosamente non professionisti, una decina di sceneggiatori, quattro registi, quindici tecnici tra operatori audio e video, dodici make-up artist e costumisti. La sceneggiatura è nata da un lungo confronto tra i partecipanti, che hanno riflettuto sul concetto di metalinguaggio: un film nel film, una narrazione dell’esperienza vissuta, in cui gli stessi cittadini hanno recitato nei panni di sé stessi, mettendo in scena le proprie storie e vissuti.

Il cast artistico è stato composto da persone comuni, ragazzi delle scuole di Cagliari – tra cui 49 alunni della Don Milani di Sant’Elia e 50 della Randaccio di via Venezia – ballerini amatoriali e gruppi di danza popolare. Le riprese hanno toccato vari luoghi simbolici della città: dal Lazzaretto al faro di Sant’Elia, da via Utzeri alla Torre dell’Elefante e al Bastione, fino agli interni del Teatro Lirico, dove i ballerini hanno danzato sulle musiche di Tchaikovsky, eseguite dall’orchestra del teatro stesso.

Tutto il materiale video raccolto – dai primi giorni di workshop fino alla messa in scena al Teatro Massimo – è stato montato in un cortometraggio proiettato il 4 luglio 2013 ai Giardini Pubblici di Cagliari, di fronte alla Galleria Comunale d’Arte. Le riprese sono state realizzate in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico, il Teatro Massimo di Cagliari e le due scuole coinvolte nel progetto.

«Da questa esperienza mi porto dietro tante cose», ha raccontato Marinella Senatore, «ma spero di aver lasciato anche io qualcosa a tutte queste persone. La gente di Cagliari ci ha accolto con dignità, cortesia e una generosità difficile da trovare altrove. Un gran parte del lavoro è stato svolto attraverso il teatro-danza: le coreografe sono riuscite a far ballare persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, casalinghe incluse. L’uso del corpo è stato fondamentale come strumento narrativo, offrendo a chiunque la possibilità di raccontare la propria storia».